Kaart van het Eyland Bali (Valentijn, 1726)

sabato 17 settembre 2011

un nuovo inizio

Ricominciamo.
Molte cose sono accadute dal 29 aprile. Un lungo periodo in Italia per rincorrere un sole estivo che s'è visto solo a tratti. Abituati al clima caldo umido della stagione delle piogge, siamo stati traditi, appena rientrati, da una stagione improvvisamente autunnale e la bronchite ha avuto il sopravvento.

Gli amici ritrovati hanno confortato le lunghe giornate di un'estate diversa. Cyclette e jogging, gelati e pizze, kebab e pesce. Un nuovo autore, Henning Mankell, mi ha accompagnato questi mesi italiani. Uno scrittore straordinariamente realista, capace di creare un ambiente convincente con dei personaggi efficaci. La vita di un commissario di polizia metodico, con lampi di intuito che si sollevano dalla piattezza delle indagini di routine, come corvi da un campo di grano. Lo sfondo di una Svezia che cambia in peggio, negli anni 90 e nel nuovo secolo, il welfare socildemocratico sconfitto dalle crisi economiche, dal razzismo figlio illegittimo dell'immigrazione, dalla fine dei valori sociali consolidati. Alcune pagine sono perfette. Lo consiglio.

Sono di nuovo a Bali, con i capelli lunghi in attesa del taglio magico del barbiere di Jalan Plawa.
Due cose sono aumentate: il prezzo del riso, del 30%, e il numero di edifici, ville, negozi. E' una società che vive della bolla immobiliare e molti temono gli effetti che la crisi del mondo occidentale, già evidenti nel calo di presenza estive.

La villa La Drupadiana è come l'abbiamo lasciata, con in più un muro ancor più alto. Il giardino assume sempre più i toni e le dimensioni del lussureggiare tropicale. La coppia di culgialli si rincorre tra le foglie di palma, libisco è diventato un alberello, punteggiato di rotonde macchie purpuree.
Naturalmente la casa è rimasta in mano alle formiche, che ci hanno accolto festose e numerose, ricoprendo lo zucchero e la marmellata e insinuandosi tra i vestiti che riempiono l'armadio.

Solo Sri Ganesh ha sofferto gli ospiti estivi e ha lasciato...una mano sul terreno. Anche gli dei si piegano, a Bali, ai giochi dei fanciulli.

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