Kaart van het Eyland Bali (Valentijn, 1726)

sabato 5 novembre 2016

Il ciclo dell'acqua nella mitologia balinese

Bhatara Tengahing Segara
Ava divas tarayanti
Sapta suryasya rasmayah.
Apah samudrriya dharaah.
 (Atharvaveda VII.107.1).
Sette raggi solari
evaporano naturalmente
l'acqua di mare
verso il cielo blu.
Poi dal cielo blu
la pioggia cade sulla terra.



 “Il sole che splende sulla terra penetra in modo naturale col suo calore nell’acqua mare. Questa è la legge naturale della creazione di Dio. L'acqua dell'oceano, esposta alla luce solare, evapora nel cielo in forma di nuvole. Sempre per legge di natura le nuvole si trasformano in pioggia. L'acqua piovana che cade sul monte verrà assorbita correttamente solo se la foresta è fitta. Dal processo della creazione divina nasce la naturale fertilità della terra, che è la fonte di tutti gli esseri viventi. Se grande è il dono di Dio all'umanità, altrettanto lo è il debito che essa deve a Dio. La natura umana sarebbe infelice se l’intero processo fosse interrotto o alterato.”
E per infondere il credo che la vita non deve danneggiare i processi naturali, Dio è adorato nella sua manifestazione di Dio del Mare. Nella tradizione indù di Bali il Dio del mare è chiamato Bhatara Tengahing Segara, celebrato nel Pura Goa Lawah, il tempio-caverna sul mare, lungo la strada per Karangasem.

Nel Lontar Prekempa Gunung Agung si racconta che Shiva inviò la Trinità, Sang Hyang Tri Murti, per salvare la terra. Brahma discese per reincarnarsi nel serpente (naga) Ananta Bhoga. Vishnu si incarnò nel serpente Basuki e Iswara diventò il serpente Taksaka.
Naga Basuki si posizionò con la testa nell'oceano per farlo muovere ed evaporare a formare le nuvole. La coda diventò il monte e le sue squame le foreste che l?ammantano. La testa di Naga Basuki così divenne l’apertura che collegava il mare con la cima del Gunung Agung: la grotta Goa Lawah. L’apice della coda si trova nel tempio Pura Goa Raja, uno dei templi del complesso di Besakih. Infatti anticamente si credeva che tra i due luoghi vi fosse un collegamento sotterraneo, che solo il terremoto del 1917 fece franare, interrompendolo. (www.babadbali.com).

Quindi l’azione “dell’alito divino” della testa del naga Basuki fa evaporare l’acqua di mare che, condensandosi, forma le nuvole. Queste, portate dal vento, si addensano sulle pendici del Gunung Agung e precipitano in forma di pioggia. L’acqua piovana, agevolata dalla fitta copertura forestale, permea il terreno e, attraverso i collegamenti sotterranei, ritorna al mare lungo coda e testa del naga Basuki.

Nel tempio di Goa Lawah i balinesi adorano il Dio affinché un tale processo naturale abbia corso regolare e la terra rimanga fertile a beneficio dell’umanità.

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