Kaart van het Eyland Bali (Valentijn, 1726)

venerdì 3 aprile 2015

sposare la terra

Il profumo fragrante dell’incenso riempie l’aria nella casetta del poeta I Wayan “Jengki” Sunarta, a Batubulan.  Oggi ha chiamato il pemangku  Jero Mangku Bajra, un prete di bassa casta, per officiare il rituale Nyakapin Tanah, che letteralmente significa “sposare la terra”.

Qualche anno fa Wayan Sunarta ha comprato un’ara di terra nel suo villaggio, presa da una risaia. Due anni più tardi ne ha comprato un altro pezzo, adiacente al primo.
La cerimonia officiata dal prete indù serve per chiedere il permesso a Dewi Sri, la divinità del riso e della fertilità, di usare per altri scopi la terra tradizionalmente agricola.

I balinesi credono che Dewi Sri sia la guardiana divina dei fertili suoli dell’isola e delle sue acque che donano vita. Il suo potere soprannaturale riesce ad avere ragione anche di epidemie e fame, che spesso colpivano i villaggi delle zone rurali.
Secondo Bajra, la dea sorveglia l’utilizzo che uno fa della terra che gli è stata concessa. In special modo quando si vuole cambiarne la destinazione d’uso, ed è il caso nella Bali di oggi, bisogna chiedere il permesso e la benedizione al suo “proprietario e guardiano celeste” attraverso un preciso rituale.
I passi del rito prevedono una serie di offerte elaborate indirizzate a Dewi Sri e agli spiriti del mondo oscuro. Il suolo è purificato attraverso il cerimoniale del mecaru durante il quale si prepara un’offerta di nasi wong wongan, farina di riso impastata a forma antropomorfa, a rappresentare il guardiano spirituale del luogo, o bhuta kala.

Durante il rito il proprietario della terra mescola due manciate di suolo dalle due proprietà e le ripone in una daksina, un vassoio fatto di foglie di cocco intrecciate. Nella daksina trovano posto, tra l’altro, un cocco maturo, uova, pezzi di canna da zucchero, interiora (jeroan mentah) e poi i condimenti intesi a compiacere il gusto degli esseri del sotto-mondo: ginger, scalogno, sale.
Questa mescolanza di due suoli simboleggia l’unità, come un matrimonio tra esseri umani. Due elementi della natura si combinano assieme per dare origine a nuova vita, un nuovo inizio per il nuovo proprietario.

Il Nyakapin Tanah è un rito obbligatorio per chiunque voglia costruire un edificio su terra in origine agricola. Un evento che si succede a ritmi allarmanti nella Bali moderna, che perde ogni anno 1000 ha di terreno agricolo fertile e produttivo per trasformarlo in strade, hotel, ville, centri commerciali.

Ciò che una volta era tabù, cedere terreno vitale concesso dagli dei, ora è reso possibile dall'adattarsi della liturgia ai tempi moderni. L’importante è il rituale, l’esecuzione della cerimonia, secondo criteri rigidi e prestabiliti. Espressione di gratitudine per ogni cosa renda la vita armoniosa e bilanciata.
(con Bram Setiawan)

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