Kaart van het Eyland Bali (Valentijn, 1726)

martedì 11 dicembre 2018

Il popolo del tamarindo: origini e storia dei Nagekeo di Flores

     Flores ha avuto una sua storia molto prima che arrivassero i primi commercianti stranieri o missionari. Tuttavia, poiché gli antichi Florinesi tramandavano la loro storia solo oralmente, poco si sa sulle origini di molti di essi. I primi visitatori stranieri a Flores probabilmente incontrarono insediamenti dispersi e indipendenti costituiti da diversi clan discendenti da un antenato comune. I villaggi attuali hanno tutti una origine simile.

      Precedentemente all’arrivo a Flores dei primi europei, Makassaresi e Bugis, i popoli marittimi di Sulawesi meridionale, si spinsero fino a Flores per il commercio e le incursioni schiaviste e presero il controllo di alcune zone costiere. Mentre le aree costiere orientali di Flores erano sotto l'autorità dei raja di Ternate, nelle Molucche, Flores occidentale era dominato dai sultanati di Bima a Sumbawa e Goa a Sulawesi (come l’area pianeggiante attorno a Mbay, al nord della regione dei Nagekeo).  Con l’arrivo dei Portoghesi ci furono sicuramente contatti con le popolazioni degli altopiani di Flores Centrale, tanto che in alcune case antiche i clan ne tramandano alcuni oggetti, spade e colubrine in primis (come a Lambolewa e Tutubadha).
       Nage e Keo sono due regioni adiacenti, poste tra le terre Ngada e quelle Lio, nella parte centrale di Flores. Condividono cultura, lingua (pur con almeno 25 dialetti) e struttura sociale, e per questo furono riunite in un'unica entità amministrativa dalle autorità coloniali olandesi. Il moderno governo indonesiano ne mantenne la coesione che alla fine si trasformò in una fusione quasi completa. Durante il dominio coloniale olandese, il territorio del raja di Bo'a Wae (Boawae) si estendeva da una costa all'altra, includendo una varietà di popoli diversi tra cui la comunità islamica di Mbay nel nord e la comunità meridionale di Tonggo, popolata da coloni Endenesi imparentati da vincoli matrimoniali con i Keo.      

     Un tratto culturale in comune tra i due gruppi etnici sono i totem appartenenti al regno vegetale piuttosto che animale, come invece ha la maggior parte delle tribù dell'arcipelago, incluso i vicini Ngadha. A parte i totem specifici di un clan, tutti i clan rispettano un totem condiviso, l'albero di tamarindo, nage, che non possono usare né come materiale da costruzione né bruciare per il fuoco. Contravvenire a questi tabù si traduce in conseguenze nefaste come malattie o sfortuna per la casa e la famiglia.        

     La maggior parte delle regioni a nord della Trans-Flores, attorno al monte Kelilambo, è ricoperta di savana e alberi di palma lontar, tamarindo, cannella. Mbay, la capitale, sorge su una piana coltivata a riso, limitata a nord dal Mar di Flores. Nelle zone collinose attorno al vulcano Ebulobo, a sud della Trans-Flores, e fino al mare abbondano al contrario boschi di bambù, noce kemiri e chiodi di garofano. In generale l’aspetto è più verdeggiante per il maggiore apporto di pioggia. 

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