Kaart van het Eyland Bali (Valentijn, 1726)

domenica 18 agosto 2019

La costruzione di una casa Lio: la Sa’o Ria


Durante una delle visite a Saga, villaggio alle pendici del Kelimutu, ho conosciuto Massimilianus, detto Maxi. Personaggio complesso, dalla vita avventurosa. Nel suo inglese agitato e animato mi ha raccontato come si svolge l’iter complicato di decisioni formali e cerimonie rituali che porta alla costruzione della Sa'o Ria, la “casa grande”, l’edificio privato/pubblico/religioso di uno dei clan che compongono un villaggio Lio.


Si inizia con una serie di incontri chiamati Tewo Bou Lo'o Mondo, e organizzati dall’Ata Laki Pu'u (il capo del clan cui appartiene la Sa’o Ria e secondo in comando al villaggio). Partecipano alle discussioni l’ Ata Laki Ria Bewa (il “capo” tra i clan, o anziano più ascoltato tra i Mosalaki dei clan) e il Koe Kolu (il coordinatore della costruzioni). In queste riunioni si decidono la posizione dalla casa, i materiali da costruzione, gli artigiani migliori, la programmazione dei tempi di realizzazione, il tipo di fondazioni.

Particolare cura sta nella scelta degli alberi della foresta da cui trarre le varie parti della casa. E’ un lungo iter che coinvolge mosalaki e sciamani riuniti in una “spedizione” che sceglierà gli alberi e le erbe più adatti e negozierà con gli spiriti della foresta il permesso di abbatterli ed utilizzarli.

Il gruppo è guidato dal Mosalaki Ko'olaki Rowa Ongga Tau Mburu Gulu Rara Sewa, vale a dire colui che conosce la foresta. Porta con sé Kili Ndolu (una lunga corda), Taka (ascia) e Nggo (un gong). Il suo cammino si accompagna al suono incessante del gong per avvisare tutte le comunità che attraversa della sua ricerca di legname per la costruzione di una nuova casa grande.
Arrivati alla foresta, si tengono una serie di azioni cerimoniali, come l’uccisione di un maiale,il cui sangue è spalmato sugli alberi da abbattere, per chiedere il permesso di Nitu, il guardiano della foresta. Una volta raccolti tutti i materiali da costruzione, erbe e legname vengono portati cerimonialmente al villaggio con una processione accompagnata da musica e canti, chiamata Oro, che celebra il primato della cooperazione reciproca e del rispetto della foresta. L’accesso sicuro al villaggio è garantito da uno sciamano, chiamato ad espellere eventuali presenze maligne annidate nei materiali scelti.
Quando tutti gli elementi sono stati accatastati nello spazio centrale si procede al Koe Walu, che prepara il luogo di edificazione della Sa'o Ria. Il primo elemento installato è il palo principale o Leke Pera (albero principale). In passato, sotto il Leke Pera veniva interrato un bambino piccolo, ora più eticamente rimpiazzato da un cucciolo di cane, il cui sangue è spruzzato su ogni palo (Leke), in modo da assicurare che i pilastri principali stiano ben fermi e in grado di garantire un ricovero efficace e duraturo ai futuri abitanti. Infine si procede alla copertura del tetto o Ate. Al momento della posa è necessario il sacrificio di un animale di grandi dimensioni durante la cerimonia Kam Ria

Infine, l’ultima cerimonia, prima di entrare nella nuova casa, è Tunu Muku (banane arrosto). Vengono cotte assieme banane (muku), pollo (manu) e maiale (wawi), per chiedere a Du'a Ngga'e e agli antenati la benedizione sulla Sa'o Ria e i suoi occupanti.

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