Il profumo fragrante dell’incenso riempie l’aria nella
casetta del poeta I Wayan “Jengki”
Sunarta, a Batubulan. Oggi ha
chiamato il pemangku Jero Mangku Bajra, un prete di bassa
casta, per officiare il rituale Nyakapin
Tanah, che letteralmente significa “sposare la terra”.
Qualche anno fa Wayan Sunarta ha comprato un’ara di terra
nel suo villaggio, presa da una risaia. Due anni più tardi ne ha comprato un
altro pezzo, adiacente al primo.
La cerimonia officiata dal prete indù serve per chiedere il
permesso a Dewi Sri, la divinità del
riso e della fertilità, di usare per altri scopi la terra tradizionalmente
agricola.
I balinesi credono che Dewi Sri sia la guardiana divina dei
fertili suoli dell’isola e delle sue acque che donano vita. Il suo potere
soprannaturale riesce ad avere ragione anche di epidemie e fame, che spesso
colpivano i villaggi delle zone rurali.
Secondo Bajra, la dea sorveglia l’utilizzo che uno fa della
terra che gli è stata concessa. In special modo quando si vuole cambiarne la
destinazione d’uso, ed è il caso nella Bali di oggi, bisogna chiedere il
permesso e la benedizione al suo “proprietario e guardiano celeste” attraverso
un preciso rituale.
I passi del rito prevedono una serie di offerte elaborate
indirizzate a Dewi Sri e agli spiriti del mondo oscuro. Il suolo è purificato
attraverso il cerimoniale del mecaru durante
il quale si prepara un’offerta di nasi
wong wongan, farina di riso impastata a forma antropomorfa, a rappresentare
il guardiano spirituale del luogo, o bhuta
kala.
Durante il rito il proprietario della terra mescola due
manciate di suolo dalle due proprietà e le ripone in una daksina, un vassoio fatto di foglie di cocco intrecciate. Nella daksina trovano posto, tra l’altro, un
cocco maturo, uova, pezzi di canna da zucchero, interiora (jeroan mentah) e poi i condimenti intesi a compiacere il gusto
degli esseri del sotto-mondo: ginger, scalogno, sale.
Questa mescolanza di due suoli simboleggia l’unità, come un
matrimonio tra esseri umani. Due elementi della natura si combinano assieme per
dare origine a nuova vita, un nuovo inizio per il nuovo proprietario.
Il Nyakapin Tanah
è un rito obbligatorio per chiunque voglia costruire un edificio su terra in
origine agricola. Un evento che si succede a ritmi allarmanti nella Bali
moderna, che perde ogni anno 1000 ha di terreno agricolo fertile e produttivo per
trasformarlo in strade, hotel, ville, centri commerciali.
Ciò che una volta era tabù, cedere terreno vitale concesso
dagli dei, ora è reso possibile dall'adattarsi della liturgia ai tempi moderni.
L’importante è il rituale, l’esecuzione della cerimonia, secondo criteri rigidi
e prestabiliti. Espressione di gratitudine per ogni cosa renda la vita
armoniosa e bilanciata.
(con Bram Setiawan)
(con Bram Setiawan)
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