A Lamalera il mercato del baratto si tiene con due modalità distinte:
Fule e Pnete o Penete. Il fule si svolge in uno spazio dedicato e
secondo una scadenza consueta, di solito una volta alla settimana. Il Penete avviene nell’ entroterra, di casa
in casa, tutti i giorni esclusa la domenica.
Il Fule si svolge tra le genti della costa e quelle dell'entroterra,
che si incontrano in un luogo prestabilito, esattamente come uno dei tanti
mercati locali. Nella costa meridionale di Lembata lì fule è a Wulandoni il Sabato e a Lebala il Mercoledì. In questo
periodo di accese discussioni tra le comunità, il fule si è spostato a Lamalera il Giovedì. Mentre il Pnete (almeno nell’area costiera di Lamalera)
si svolge nelle campagne e comporta uno scambio di merci porta a porta.
Nessun abitante dell’interno può
scendere verso la costa per svolgere il Pnete,
perché questo commercio è assegnato tradizionalmente solo alle donne delle comunità
costiere. Nell’isola di Lembata è svolto solo dalle comunità femminili di Lamalera
e Ile Ape (area costiera attorno al vulcano nel nord di Lembata). Nel caso di
Ile Ape il mercato fule è limitato al
villaggio di Bao.
Le donne di Lamalera, per
raggiungere i villaggi dove avviene il baratto, si muovono oramai solo con
mezzi moderni, gli oto, grossi camion
scoperti, o i Jonson, nome generico
per una barca con fuoribordo. Il costo del biglietto si paga con denaro. Poche
sono le persone che vanno a piedi, come una volta.
Nell’isola vicina di Pantar, invece,
solo le donne di Baranusa hanno ancora l’abitudine di andare verso l’interno a
scambiare o vendere pesce. Tuttavia, perché a Pantar e Alor le località
dedicate al baratto sono ancora molte, di solito si limitano allo scambio senza
denaro. In alcuni luoghi, nello stesso giorno si tiene il mercato in più di una
località. Le donne della costa possono portare pesce ed altri prodotti del mare
in cambio di generi alimentari. Solo le donne di Lamalera scambiano kotekelema (la carne di capodoglio).
Gli scambi nel fule durano 2-3 ore, di solito dalle 11
alle 13, anche se fin dalle 9 di mattina molti sono già arrivati dai villaggi
vicini. Nelle isole di Alor e Pantar il mercato del baratto di solito inizia la
mattina presto alle 6 e alcuni addirittura cominciano quando è ancora buio.
Le donne che
partecipano al fule, che vengano
dalla costa o dall’interno, sono solitamente ragazze o giovani madri. Molte
donne di Lamalera utilizzano il mercato fule
del sabato a Wulandoni anche per il pnete.
Arrivano la mattina presto e subito vanno di casa in casa, vicino al mercato,
ad offrire pesce, sale e altri prodotti. Così, quando alle 11 inizia il fule, la maggior parte del pesce è già
stata venduta.
I prodotti
dell’agricoltura scambiati nel fule sono
un po’ diversi da quelli barattati nel pnete.
A Wulandoni e Lebala le merci che provengono dall'entroterra sono per lo più banane
e altra frutta, verdura e patate. Mais e riso sono provengono invece dall'entroterra
(pnete e non il fule di Wulandoni). Dalle aree rurali è normale vedere le ragazze di
Lamalera trasportare sacchi di mais o di riso.
Il Pnete ha tempi più rilassati, perché le donne
hanno camminato di casa in casa, incontrato i proprietari degli orti e dei
campi, intavolando talvolta lunghe contrattazioni. Nel fule, oltre ai tempi stretti per le contrattazioni, c’è la
competizione serrata tra venditrici vicine. Donne di Lamalera che vendono pesce possono
competere con altre dell'entroterra che vendono banane o patate dolci. La
concorrenza nel fule è più stringente
che nel pnete.
A Wulandoni, da quando è diventato capitale di kecamatan si
respira un'atmosfera più vivace, piena di mercanti che convergono al capoluogo.
L’atmosfera del fule è tipicamente
femminile, perché è gestito per lo più da donne. I maschi intervengono nel
ruolo di aiutanti, in genere autisti o accompagnatori che portano le mercanzie.
Ai giorni nostri, i mercati del baratto
di Wulandoni e Lebala sono cambiati nel senso che in vendita non ci sono solo
generi alimentari ma anche prodotti per la casa che si pagano con denaro a
commercianti provenienti da altre zone dell’isola. Si trovano utensili da
cucina, vestiti, materiale scolastico, medicine tradizionali e CD. Il denaro
che compra beni per la famiglia si mescola allo scambio di prodotti agricoli e
della pesca e non è raro che un acquirente acquisti qualcosa con denaro e
scambi qualcos’altro con generi vari.
Il baratto rimane il mezzo
principale per ottenere il kotekelema
o tranci di carne di altri pesci catturati da un Tèna (la lunga barca da pesca di Lamalera).
(con lamalerakoteklema.blogspot.co.id)
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