Flores
ha avuto una sua storia molto prima che arrivassero i primi
commercianti stranieri o missionari. Tuttavia, poiché gli antichi
Florinesi tramandavano la loro storia solo oralmente, poco si sa
sulle origini di molti di essi. I primi visitatori stranieri a Flores
probabilmente incontrarono insediamenti dispersi e indipendenti
costituiti da diversi clan discendenti da un antenato comune. I
villaggi attuali hanno tutti una origine simile.
Precedentemente
all’arrivo a Flores dei primi europei, Makassaresi e Bugis, i
popoli marittimi di Sulawesi meridionale, si spinsero fino a Flores
per il commercio e le incursioni schiaviste e presero il controllo di
alcune zone costiere. Mentre le aree costiere orientali di Flores
erano sotto l'autorità dei raja di Ternate, nelle Molucche, Flores
occidentale era dominato dai sultanati di Bima a Sumbawa e Goa a
Sulawesi (come l’area pianeggiante attorno a Mbay, al nord della
regione dei Nagekeo). Con
l’arrivo dei Portoghesi ci furono sicuramente contatti con le
popolazioni degli altopiani di Flores Centrale, tanto che in alcune
case antiche i clan ne tramandano alcuni oggetti, spade e colubrine
in primis (come a Lambolewa e Tutubadha).
Nage
e Keo sono due regioni adiacenti, poste tra le terre Ngada e quelle
Lio, nella parte centrale di Flores. Condividono cultura, lingua (pur
con almeno 25 dialetti) e struttura sociale, e per questo furono
riunite in un'unica entità amministrativa dalle autorità coloniali
olandesi. Il moderno governo indonesiano ne mantenne la coesione che
alla fine si trasformò in una fusione quasi completa. Durante il
dominio coloniale olandese, il territorio del raja di Bo'a Wae
(Boawae) si estendeva da una costa all'altra, includendo una varietà
di popoli diversi tra cui la comunità islamica di Mbay nel nord e la
comunità meridionale di Tonggo, popolata da coloni Endenesi
imparentati da vincoli matrimoniali con i Keo.
Un
tratto culturale in comune tra i due gruppi etnici sono i totem
appartenenti al regno vegetale piuttosto che animale, come invece ha
la maggior parte delle tribù dell'arcipelago, incluso i vicini
Ngadha. A parte i totem specifici di un clan, tutti i clan
rispettano un totem condiviso, l'albero di tamarindo, nage,
che non possono usare né come materiale da costruzione né bruciare
per il fuoco. Contravvenire a questi tabù si traduce in conseguenze
nefaste come malattie o sfortuna per la casa e la famiglia.
La
maggior parte delle regioni a nord della Trans-Flores, attorno al
monte Kelilambo, è ricoperta di savana e alberi di palma lontar,
tamarindo, cannella. Mbay, la capitale, sorge su una piana coltivata
a riso, limitata a nord dal Mar di Flores. Nelle zone collinose
attorno al vulcano Ebulobo, a sud della Trans-Flores, e fino al mare
abbondano al contrario boschi di bambù, noce kemiri e chiodi di
garofano. In generale l’aspetto è più verdeggiante per il
maggiore apporto di pioggia.
Precedentemente all’arrivo a Flores dei primi europei, Makassaresi e Bugis, i popoli marittimi di Sulawesi meridionale, si spinsero fino a Flores per il commercio e le incursioni schiaviste e presero il controllo di alcune zone costiere. Mentre le aree costiere orientali di Flores erano sotto l'autorità dei raja di Ternate, nelle Molucche, Flores occidentale era dominato dai sultanati di Bima a Sumbawa e Goa a Sulawesi (come l’area pianeggiante attorno a Mbay, al nord della regione dei Nagekeo). Con l’arrivo dei Portoghesi ci furono sicuramente contatti con le popolazioni degli altopiani di Flores Centrale, tanto che in alcune case antiche i clan ne tramandano alcuni oggetti, spade e colubrine in primis (come a Lambolewa e Tutubadha).
Un tratto culturale in comune tra i due gruppi etnici sono i totem appartenenti al regno vegetale piuttosto che animale, come invece ha la maggior parte delle tribù dell'arcipelago, incluso i vicini Ngadha. A parte i totem specifici di un clan, tutti i clan rispettano un totem condiviso, l'albero di tamarindo, nage, che non possono usare né come materiale da costruzione né bruciare per il fuoco. Contravvenire a questi tabù si traduce in conseguenze nefaste come malattie o sfortuna per la casa e la famiglia.
La maggior parte delle regioni a nord della Trans-Flores, attorno al monte Kelilambo, è ricoperta di savana e alberi di palma lontar, tamarindo, cannella. Mbay, la capitale, sorge su una piana coltivata a riso, limitata a nord dal Mar di Flores. Nelle zone collinose attorno al vulcano Ebulobo, a sud della Trans-Flores, e fino al mare abbondano al contrario boschi di bambù, noce kemiri e chiodi di garofano. In generale l’aspetto è più verdeggiante per il maggiore apporto di pioggia.
Nessun commento:
Posta un commento