In
molte parti del mondo le società si basano su oggetti simbolici per
ribadire l’origine e gli interessi comuni a quel gruppo omogeneo di
persone.
Una
comunità che si raccoglie attorno ad oggetti emblematici genera
inclusione, appartenenza, stimola ad una vita condivisa, armoniosa e
unificante. Per le genti Nagekeo costruire,
rinnovare e rispettare i simboli
di una tradizione secolare
è considerato uno stimolo a sostenere i nobili valori di
coesione ed unificazione tramandati dagli antenati. In omaggio alla
loro eredità: su’u ta mbupu wangga ame uwa.
La
diversità culturale esibita dalle genti di Flores si rinnova tra i
Nagekeo, che hanno generato una serie di emblemi originali e
distinti da quelli di etnie a loro confinanti. Attorno a questi
oggetti si dipanano i momenti straordinari delle comunità, le
cerimonie legate all’agricoltura, alla nascita e alla morte, al
matrimonio, che si intrecciano e danno sostanza rinnovata alla loro
vita ordinaria, di tutti i giorni.
PEO : un semplice palo in legno , bipartito, che si alza solitario in mezzo alle case tradizionali, proclama a tutti, quasi in un ampio abbraccio, indivisibilità e indipendenza del clan che ha fondato il villaggio, oltre alla supremazia della tradizione. Quasi sempre posizionato al centro di un piccolo cumulo di pietre.
Nei
secoli passati le genti Nage e Keo si spostavano spesso per
stabilirsi su terre vergini (tana ine mona, watu ame nggedhe).
Le cause delle migrazioni erano guerre perdute, eventi naturali,
ricerca di terre più fertili, ma anche il frazionamento di clan
dovuto a matrimonio e allargamento delle famiglie. In tutti questi
casi, non appena la comunità rendeva la terra produttiva e il
bestiame abbondante, si innalzava un Peo.
Durante
le cerimonie principali a questo tronco fatto di legno embu
(Cassia fistula) sono legati i bufali che inonderanno la terra
col loro sangue sacrificale. Per rendere la terra compatta e non
disunita (mbasa ne’e la mo’o tana ma’e udhu adha) e la
carne un pasto condiviso (pora tau pesa ka).
La
forma a V indica il sesso femminile, è la madre, l'utero che da alla
luce tutti i figli e l’amore che tiene insieme la famiglia. Sulla
cima di ogni braccio del Peo sono collocate due figurine di uccelli,
una di fronte all'altra, a memento della necessità di pace e
fratellanza. Talvolta, in corrispondenza del becco degli uccelli,
sono appese delle conchiglie, che rappresentano la ricchezza che
scaturisce da concordia e solidarietà (un punto di vicinanza con gli
intagli delle facciate delle case tradizionali Ngada). Inoltre, il
tronco principale e i due rami sono spesso abbelliti da intagli
geometrici e intarsi di madreperla.
Il
Peo ha sempre un compagno, un simbolo che richiama il lato
maschile del clan, o madhu.
MADHU:
un corto palo di legno
impiantato nel terreno ad una certa distanza dal Peo, con in cima una
statua di un uomo nudo. La sua posizione ad un livello superiore
(wawo) rispetto alla
collocazione in basso (wena)
del Peo, segue la simbologia di genere nella società Nagekeo.
Qui sono legati
provvisoriamente i bufali prima di
essere spostati al Peo per il
sacrificio durante un
cerimonia chiamata para.
SA’O
ENDA: una piccola palafitta senza pareti che rappresenta il
focolare domestico. Si trova lungo lo stesso asse della coppia
Peo/madhu, che corre lungo il centro della “piazza” del
villaggio. Alla sa’o enda si accompagna una statua lignea di
cavallo (jara), montata da una coppia di statuine nude di un
uomo (che tiene le redini) ed una donna subito dietro. Il cavallo è
il mezzo di trasporto della famiglia e l’insieme simboleggia la
coppia idealizzata con adeguati mezzi di sussistenza.
Nella
enda sono conservati vari oggetti tradizionali che richiamano
i fondatori del clan e altri legati all’origine della comunità:
una coppia di statue uomo/donna chiamate ana jeo; una pentola
di coccio (anga); un piatto ricavato da una zucca (tora);
attrezzi per lavorare il riso (kadho, idhe); un mestolo (kao).
Talvolta si trovano strumenti musicali, come gong e tamburi.
La
sa’o enda più famosa con jara e ana deo si trova a Boawae Pu’u
(anche se è rimasta una sola statua). Altre si trovano a Lewa, Ngera
e Nua Bolo.
SAO
TUDU: è una piccola capanna innalzata al centro del villaggio,
usata in occasione delle cerimonie principali. E la “cucina”
nella quale i maschi cuociono cibi tradizionali intesi come offerte
di ringraziamento agli antenati (pedhe teti, seo nga’e).
Sao tudu è, quasi come il peo, un simbolo di unità e
appartenenza ad un’origine comune. Infatti si trova sia nei
villaggi capostipite sia negli insediamenti secondari, da quello
originati e che con quello hanno in comune i costumi tradizionali.
Grazie di questo bell'articolo sulla nostra tradizione che mi aiuta a capire le nostre tradizione e usanze. Grazie ancora e buon lavoro.
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