Il villaggio di Kapal, nella
regione di Badung, è diventato il centro del sampian, un manufatto ottenuto intrecciando e colorando giovani
foglie di cocco, usato nei rituali indù, che simbolizza la dualità dell’universo
e il bilanciamento cosmico necessario per trasformare questa dualità nella
unicità della verità finale. In passato, le donne del villaggio creavano le
composizioni di foglie nel loro tempo libero. Oggi sono diventate la loro
attività principale.
La celebrazione del Galungan e del Kuningan, che si tiene in queste due settimane, ha generato un discreto profitto per questo tipo di artigianato familiare, ed ha sostituito la vendita di sanggah (piccolo monumento di culto), che era il prodotto tradizionale degli artigiani del villaggio.
Nei due mesi precedenti le feste,
dozzine di donne hanno fatto il metuesan
(il taglio accurato e la coloritura delle foglie trasformandole in ornamenti
artistici). Una di esse, Ni Luh Sriasih, con l’aiuto dei figli, ha lavorato
duramente mettendo a frutto la sua abilità e creatività, in questo che è il
periodo più intenso della loro vita famigliare, producendo centinaia di
ornamenti religiosi, come tamiang, endongan e penjor (gli
alti pali di bambù curvati in cima e decorati con fantastici festoni colorati
fatti di foglie di palma da cocco e ciuffi di erbe intrecciate).
Ni Luh maneggia abilmente un coltellino e incide velocemente le reringgitan (foglie tagliate) in varie e fantasiose forme e dimensioni. Per farli ancor più attraenti, gli ornamenti sono spesso colorati di rosso, verde, blu e abbelliti con fiori di plastica e perline.
Ni Luh maneggia abilmente un coltellino e incide velocemente le reringgitan (foglie tagliate) in varie e fantasiose forme e dimensioni. Per farli ancor più attraenti, gli ornamenti sono spesso colorati di rosso, verde, blu e abbelliti con fiori di plastica e perline.
La forte espansione della domanda
fa sì che la maggior parte delle foglie giovani di palma provengano da fuori
Bali, da Giava, Madura e le isole ad est di Bali. Una coppia di tamiang si vende per 10,000 Rp. (80
cent. di €), mentre una decorazione completa per il penjor costa tra 500,000 e 1 milione di Rp (40-80 €).
Durante le settimane che precedono e seguono il Galungan, famiglie e banjar sono impegnati a costruire i propri penjor e ad abbellire l’entrata principale che da sulla strada. Anche negozi, sedi di aziende ed edifici pubblici s’arricchiscono di ghirlande, altarini e drappi gialli e bianchi. Le strade di Bali fioriscono di migliaia di “alberi” che creano stupefacenti “gallerie” di bambù coloratissimi.
Tamiang, secondo il sito Hindu-Indonesia.com, deriva dalla parola tameng, che significa scudo. Tameng è anche il simbolo di Dewata Nawa Sanga, perchè indica i nove punti cardinali del mandala balinese.
In occasione del Kuningan, che marca la fine del lungo periodo di celebrazioni, tamiang e endongan sono piazzati agli angoli della casa e in ogni monumento di culto.
Durante le settimane che precedono e seguono il Galungan, famiglie e banjar sono impegnati a costruire i propri penjor e ad abbellire l’entrata principale che da sulla strada. Anche negozi, sedi di aziende ed edifici pubblici s’arricchiscono di ghirlande, altarini e drappi gialli e bianchi. Le strade di Bali fioriscono di migliaia di “alberi” che creano stupefacenti “gallerie” di bambù coloratissimi.
Tamiang, secondo il sito Hindu-Indonesia.com, deriva dalla parola tameng, che significa scudo. Tameng è anche il simbolo di Dewata Nawa Sanga, perchè indica i nove punti cardinali del mandala balinese.
In occasione del Kuningan, che marca la fine del lungo periodo di celebrazioni, tamiang e endongan sono piazzati agli angoli della casa e in ogni monumento di culto.
I due simboli sono strettamente
legati: il tamiang rappresenta un’arma
che protegge, è l’endongan rappresenta
il necessario. Assieme simbolizzano la conoscenza e la devozione come
principali necessità della vita, mentre l’arma principale è la serenità
( Luh De Suriyani & G.C.)
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