A Bali, le corti reali di Ubud e Peliatan, tra loro imparentate, sono conosciute per le elaborate e impressionanti cerimonie di cremazione dei defunti. Una delle più grandiose fu la cremazione collettiva del 1992 della moglie, della madre e delle matrigne di Anak Agung Gede Agung, un diplomatico Indonesiano della casa reale di Gianyar.
Lo scorso 2 novembre 2010 ha avuto luogo un altro evento eccezionale, la cerimonia di cremazione reale per il IX Raja di Peliatan, Ida Dwagung Peliatan, che passò a miglior vita il 20 agosto scorso, all'età di 71 anni.
Per settimane una comunità di parenti, artisti ed artigiani dei villaggi vicini ha costruito una piattaforma enorme sulla quale è stata posata una sbalorditiva torre di cremazione alta 25.5 metri e costituita di 11 tetti sovrapposti. Il badé, costruito in bambù, legno e carta, pesante varie tonnellate, ha ospitato le spoglie del raja durante la traslazione ed è stato portato in processione, sulle spalle di centinaia di uomini, da Peliatan fino ad Ubud, sul terreno riservato alle cremazioni reali. A completare questa meraviglia sono il sarcofago a forma di toro reale che ha ospitato i resti del raja al momento della pira funebre, ed il dragone di 3 metri, il naga banda, risplendente di scaglie d’oro, al quale è affidato il compito di trasportare l'anima nell’aldilà. Tutto verrà messo a fuoco, perché i balinesi credono che solamente attraverso la purificazione col fuoco l'anima possa essere rilasciata da questa terra e passare in cielo.
Nel giorno della cremazione, il corpo prima è stato posto nella torre, dentro una piccola alcova. Un lungo telo bianco attaccato ad essa, tenuto da membri della famiglia, rappresenta i legami di parentela col defunto. Poi centinaia di uomini hanno portato insieme l’enorme piattaforma sulle loro spalle, muovendosi, girando e fermandosi all’unisono, accompagnati dal suono assordante di decine di gong di un gamelan. La piattaforma enorme è fatta girare in modo disordinato a ciascuna crocevia con lo scopo per disorientare l'anima ed impedirle da ritornare sulla terra e disturbare i vivi. Alla processione hanno partecipato, evento ancor più spettacolare, due elefanti guidati dai principi di corte di Peliatan Tjokorda Putra Nindia, l’erede al trono, e Tjokorda Bagus Nawa.
Al terreno di cremazione il corpo è stato tolto dalla torre e messo nel sarcofago, avvolto di tessuti preziosi, spruzzato con acqua benedetta e accompagnato da canti e preghiere. Le offerte sono messe al di sotto della pira funebre per dare vigore al fuoco e presto sarcofago e cadavere sono consumati dalle fiamme. La torre è stata arsa separatamente, il giorno appresso.
Partecipando alle preparazioni e ai rituali, i parenti adempiono ai loro doveri religiosi verso il defunto. Non c'è nessuna manifestazione di dolore in pubblico, giacché piangere vicino il cadavere disturba l'anima nel suo cammino verso l’aldilà.
(fonte: Bali Pos)----------------------------------------------------------------------------------------------
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