

L’uomo solleva dall’acqua la pesante cesta ricolma di alghe che brillano al sole. La donna l’aiuta con fatica a posarsela sul capo, protetto appena da uno straccio. Esce così, passo dopo passo, gocciolante di acqua salsa e di umori marini, la faccia risplendente del sole che nasce, una venere a Penida. Si muove attenta e sicura, il peso non le cancella un incedere innato, la maglia bagnata le pennella il seno, granchietti fuggono dai suoi piedi, verdi alghe s’intrecciano turgide ai suoi capelli.
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